Sapore di grande basket...OneTeam a Milano per Armani-Fenerbahce
- 10/12/2016
I Pranzi? Appesantiscono. E noi vogliamo, e dobbiamo, essere sempre lucidi. E che dire delle cene, magari anche pantagrueliche viste le qualità ingurgitatorie di qualcuno? Banali. Ci sono state e continueranno ad esserci, ma il Consiglio di OneTeam voleva qualcosa di diverso, di nuovo, ma di ugualmente coinvolgente per una sua tanto infantile quanto legittima autocelebrazione goliardica. E allora cosa c'è di meglio dell'andare a vedere una bella partita di basket di alto livello?
Con tutto il rispetto per la 2.015 o Unieuro che dir si voglia, che annovera comunque fra i suoi abituali spettatori diversi consiglieri del suddetto sodalizio, non ultimo il Presidente, l'obiettivo era decisamente più ambizioso. Scartata per ovvii motivi una gara di regular season NBA (anche se qualcuno un pensierino su Denver-Indiana del gennaio 2017 a Londra l'aveva fatto...), la direzione obbligata portava verso l'Eurolega, e precisamente verso Milano, unica formazione nostrana a disputare il più importante torneo continentale.
Dopo riunioni su riunioni che hanno lasciato sul terreno cervelli fumanti e non solo cervelli..., per far le cose per bene, vengono battezzate due gare: lasciando perdere Armani-Baskonia e Armani Efes Pilsen, alla fine all'interno dell'urna restano e se la giocano Armani-Real Madrid, del 27 ottobre, e Armani-Fenerbahce di giovedì 24 novembre. A larga maggioranza il voto premia la sfida dei milanesi contro i turchi di coach Zelimir Obradovic, di Gigione “nostro” Datome e, soprattutto, del forlivese Maurizio Gherardini, GM dei turchi.
Così ad oltre un mese dalla gara, parte l'operazione “CdA di OneTeam al Forum di Milano”. Con la gradita partecipazione, oltre che dei consiglieri, dei membri della Commissione Tecnica che avessero deciso di unirsi. A questo punto i passi da compiere sono chiari, consequenziali ma non facili: rapido giro di telefonate e-o email per avere un'idea dei partecipanti; procurarsi il mezzo di trasporto ed a seguire i biglietti.
In un modo o nell'altro tutti i tasselli del puzzle si incastrano e così alla fine, dopo qualche intoppo, giovedì 24 novembre alle ore 16.30 i 7 partecipanti alla trasferta del gruppo OneTeam al Forum, si ritrovano, pronti e carichi per partire, di fronte alla sede di via Vanzetti. La squadra deve fare a meno, per svariati motivi, dei consiglieri Alderigo Silimbani (troppo impegnato a seguire le vicende del suo Gaetano Scirea ma soprattutto le alterne vicende della sua Juventus), Nicola Fanti (lontano da Forlimpopoli e dai suoi Baskers si trova a disagio...) e Michele Bandini precettato dalla sua signora per un imperdibile pomeriggio per la scelta delle nuove tende da sistemare in soggiorno. Della Commissione tecnica hanno dato forfait Enrico Solfrizzi e Mario Santarelli che era atteso a Cervia per l'ultimo bagno in mare della sua un filino prolungata stagione estiva.
Per cui alla fine salgono a bordo dello scintillante e nuovissimo pullmino di cui Gabriele Ghetti va misteriosamente orgoglioso, in ordine alfabetico, il consigliere Stefano Benzoni con in mano la busta contenente i nove preziosi biglietti, il consigliere Marco Camprini, l'imbucato - non si sa per la presenza di quali santi in - Alessio Erani, il vicepresidente Giorgio Ercolani, il consigliere Gabriele Ghetti, il vertice alto della Commissione Tecnica coach Gianluca Gori ed il consigliere Marco Montanari.
All'ultimo momento, con grande sconcerto e dispiacere generale per l'assenza comunicata poche ore prima, è costretto a rinunciare alla trasferta il Presidentissimo, il Dott. Prof. Ing. Gran Lup Man. Filippo Cicognani che, ironia della sorte, era stato uno di quelli che aveva lanciato l'idea della scampagnata fuori porta. Ci avrebbe aspettato invece al Forum il nono partecipante, coach Luca Chiadini che, in quanto rossonero, a Milano si trova come a casa sua, e che, per motivi personali, era già nei pressi del capoluogo lombardo.
La trasferta, parte però con il primo doppio inconveniente: a parte un pullmino scomodo, rumoroso, dall'odore interno nauseabondo ma comunque continuamente ed inutilmente glorificato ed incensato dal suddetto Ghetti, ecco la notizia del mega incidente subito dopo Bologna con 10 chilometri di coda a seguire che rendono l'attraversamento del capoluogo emiliano un problema di non facile soluzione.
Dopo alcune idee su come tagliare fuori il suddetto superamento (Idea 1: “Perché non usciamo a Castelmaggiore?” Bene, e poi? Bocciata. Idea 2: “Perché non usciamo e facciamo tutta la tangenziale?” (dove sarebbe andato più veloce Gori di corsa). Bocciata. Idea 3, sul serio... “Perché non andiamo verso Padova?” Ottima se la partita fosse stata il giorno dopo e non di lì a tre ore e mezza, mentre un Erani alla terza lattina di birra ingurgitata facente parte di un pacco da 30 che Ghetti aveva inavvertitamente ed imprudentemente (conoscendo il soggetto) lasciato nel bagagliaio, esce con l'idea delle idee: “Andiamo avanti e vediamo come procede la coda. Secondo me si sta smaltendo...”. Assurdamente folle e quasi geniale nella sua semplicità.
Probabilmente le birre non avevano ancora fatto il loro effetto e l'idea dell'imbucato viene approvata all'unanimità dagli altri sei che, del tutto indecisi sul da farsi, di idee in proposito ne avevano poche e per giunta piuttosto confuse, anche se il consigliere Benzoni era in collegamento con Andrea Ricci, noto procuratore (sportivo), anche lui diretto a Milano e davanti al “potente mezzo” di una cinquantina di chilometri.
Vincendo per un'ora-un'ora e mezza il tremendo stimolo di mingere ma alla fine comunque da esso vinto al termine di una strenua contesa, il consigliere Ghetti al volante sembra un leone in gabbia. Chiede ogni circa dieci-quindici minuti di fermarsi per espletare bisogni fisiologici (liquidi). Il permesso dopo la prima sosta gli viene puntualmente negato perché in caso contrario i nostri eroi sarebbero arrivati alla partita forse per l'inizio del secondo tempo...
Alle porte di Milano, mentre quelle lattine di cui sopra vicine ad Erani si sono sensibilmente ridotte (le aveva anche offerte, ma con poca convinzione, anche agli altri sei...), coach Chiadini, in diretta telefonica con coach Gori (fra coach si capiscono...), sentenzia: “Sono partito adesso in direzione Forum. Chi prima arriva aspetta”. E se avessimo dovuto dar retta al mitico Chiodo avremmo dovuto aspettare un bel pezzo, visto che l'imprevisto che cambia la sua serata e che gli impedisce di unirsi al frastagliato gruppo, arriva fra la sorpresa e la sincera delusione generale, quasi come un'ora intera alla guida di Ghetti senza fermarsi.
Così mentre coach Gori parla da solo visto che Erani continua a bere (siamo vicini alla doppia cifra...) e a non degnarlo minimamente di attenzione nelle sue disquisizioni, Ercolani e Camprini dormono il sonno dei giusti per arrivare riposati alla partita, Benzoni dice sciocchezze al telefono con i suoi amici e Montanari troneggia accanto al guidatore impedendo a quelli dietro di lui una pur minima visuale della carreggiata, l'autista Ghetti è scatenato ed il pullmino, dopo un inizio un po' in salita, sfreccia veloce lungo l'A1 in direzione Milan (che l'è sempar un gran Milan)!
Ghetto non sta più nella pelle, è scatenato! L'arrancante mezzo, maledicendo la volta in cui quel signore con il pizzetto ha deciso di acquistarlo, tocca i 150 (tanto le multe che inevitabilmente sarebbero arrivate le avremmo girate al Presidentissimo) e l'emozione di ammirare dal vivo e da pochi metri i suoi idoli Raduljica, Datome, Sanders, Udoh, Sloukas e chi più ne ha più ne metta, si mischia alla gioia di arrivare ed incontrare un vero bagno...
La telefonata con la quale lo sventurato Chiadini annuncia il suo forfait scatena scintille e fulmini che gli escono dal telefonino, ma ormai il Forum è in vista. Parcheggiamo a due passi... e sotto una pioggia crescente e battente ci dirigiamo, in ordine sparso verso il cancello d'entrata che ovviamente nessuno sa quale e dove sia. Tramontata subito l'idea di restituire e-o rivendere i biglietti che sarebbero toccati al Presidentissimo ed a Chiodo, un po' sfilacciati, bagnati ma contenti, alle 20.30, dopo aver azzeccato l'entrata giusta, i nostri eroi targati OneTeam fanno il loro ingresso al Forum, con la stessa espressione di bambini in un negozio di cioccolatini e caramelle. Tre componenti hanno portato la prima maglia rossa con impresso il marchio OneTeam e, incuranti dello stupore generale, la indossano a due passi dal campo. Che orgoglio!
E a questo punto solo la barriera a protezione delle squadre impedisce a Maurizio Gherardini di essere travolto dall'ondata d'affetto di questa orda di sette forlivesi che lo abbracciano e vogliono a tutti i costi fare una foto con lui che si presta volentieri e con disponibilità.
Ma la palla a due è a pochi giri di lancette e così i nostri Magnifici Sette si accomodano nei posti “Courtside” proprio dietro alla panchina del Fener. Siamo tutti contenti tranne Ghetti: Radulijca, il suo idolo, non gioca per un problema al gomito. Ma in fondo che importa? Siamo al Forum a vedere una partita di Eurolega, il pullmino ha tenuto (speriamo bissi per il ritorno) e c'è anche rimasta qualche lattina di birra. Siamo tutti a stomaco vuoto, ma tale e tanta è l'esaltazione generale che Montanari, Gori e Benzoni quasi non se ne accorgono, anche se per il dopo gara promettono battaglia senza confini e, soprattutto, senza prigionieri: a tavola!
La gara scivola via fra Camprini totalmente disinteressato da quanto avviene in campo ed invece concentratissimo sull'architettura interna ed esterna dell'impianto milanese con la sua mente che idea progetti e soluzioni alternative, Ghetti che tormenta i vicini di posto con ditate, ed una fisicità esplosiva ed alquanto inquietante, Gori che si concentra sugli aspetti tecnico-tattici del match, Benzoni che segue quanto avviene in silenzio, Ercolani che fa lo stesso ed Erani e Montanari che commentano a voce alta sia le azioni di gioco, sia gli accostamenti cromatici di signore e signorine del parterre... Anche nell'intervallo di cibo non se ne vede, pazienza. Ghetti torna per l'ennesima volta in bagno (doppia cifra abbondantemente scollinata), Alessio ha finito le birre e patisce un po', Camprini continua a fantasticare su progetti architettonici ancora abbastanza in divenire, mentre Benzoni fa un giro in parterre salutando svariate persone che non conosce, come faceva Calboni per fare colpo sulla signorina Silvani a Courmayeur nel primo “Fantozzi”.
Il terzo quarto propone una grande Milano e Ghetti dà spinte e pizzicotti a tutti. Si emoziona, così come Montanari, per la perfetta dizione dello speaker del Forum quando pronuncia i nomi dei giocatori e comunica i falli commessi... Camprini pensa di ricostruire il Forum, mentre Erani si è tranquillizzato.
Alla fine vince il Fener, meritatamente, ma a nessuno dei nostri protagonisti importa un granché. Hanno vissuto una bella serata ed il dispiacere per le assenze di Chiadini del Mega Pres è stata l'unica macchia.
A gara finita finalmente si mangia. Mentre Benzoni si trattiene sul campo per un'edizione di Calboni 2, i ragazzi lo aspettano gentilmente ed in men che non si dica si dirigono come un sol uomo verso i tavoli della nota e celebre pizzeria “Da Spizzico”. Dove addentano tranci di pizza come se piovesse e patatine, il tutto accompagnato da “qualche” Coca Cola e birra...
Ma il tempo stringe ed è arrivato il momento di rimettersi sulla strada del ritorno. Ghetti, eroicamente, si propone di guidare anche al ritorno. Gli altri alla gentile offerta si fanno di nebbia ma gli garantiscono supporto morale e fisico in caso di un eventuale colpo di sonno.
Infatti...non avevamo ancora superato la barriera di Melegnano e già tutti dormivano sonni profondi, in qualche caso anche con emissioni vocali piuttosto energiche...
Però Ghetti l'aveva detto e Ghetti puntualmente mantiene: “Alle 2 saremo a Forlì e alle 2.30 saremo tutti a letto”. Detto e fatto. Alle 2 in punto il potente (si fa per dire...) mezzo si ferma in via Vanzetti.
Il pullmino ha tenuto, Ghetti, lucidissimo, al ritorno non si è fermato nemmeno una volta ed Alessio ha ingoiato solo qualche lattina di quell'invitante birra. Quando Gori gli ha detto “Dopo magari ne bevo una”, Alessio l'ha guardato malissimo, pur con il suo bel sorriso.
L'idea è quella di ripetere il tutto. Dove e quando ancora non si sa. Possibilmente al completo. E magari con un altro pullmino...
Grazie di tutto ragazzi!
NOTA DELL'AUTORE – I fatti raccontati sono parte il frutto di verità e parte di fantasia. Al lettore tracciare una linea fra l'una e l'altra...
Stefano Benzoni
Campionati Senior
Happy Birthday to ...
JONATHAN DREI
- 25 anni
LUCA FALCOMER
- 55 anni
ELENA FUCCI
- 20 anni
LORENZO PETRINI
- 20 anni