A.I.C.S. BASKET

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Il punto sulla Serie D: intervista a Coach Luca Chiadini

Ad un certo punto, gli mancava un’intera squadra di calcio. 11 giocatori, tutti fermi ai box. Parola a Luca Chiadini, allenatore A.I.C.S. Junior Basket Forlì. Un girone di andata tremendo, poi quattro vittorie nelle prime quattro del ritorno.

 

Un aggettivo per definire il cammino in questo campionato.

“Incredibile. E’ il primo che mi viene in mente. Perché si fatica a dividere le due parti, come è andato e come sta andando. Però sono contento che non ci siamo mai pianti addosso anche quando…”

 

Anche quando?

“…avevamo 11 giocatori fuori, contemporaneamente, tra cui ovviamente tutti i titolari. Abbiamo scelto di tenere per noi la gravità della situazione continuando a lavorare. Abbiamo fatto la scelta giusta, ne sono convinto, anche perché questo ci ha dato la possibilità di chiedere di più ai nostri Under. Senza pressioni, ovvio, non potevamo pretendere chissà cosa. Però hanno risposto bene, benissimo, dimostrando che le scelte fatte su di loro sono state giuste. Ci daranno in futuro la possibilità di rinnovare la squadra. Tutti hanno avuto un merito in una situazione tanto precaria, ma vorrei sottolineare la crescita in particolare di Pusateri, Ghetti e Ruffilli”.

 

Ti era mai capitato prima di affrontare di questa stagione un periodo come questo?

“Mai. In una gara ricordo due giocatori strappati nell’arco di 60 secondi. Abbiamo avuto un atleta con la labirintite ed un altro colto da un virus di origini sconosciute che lo ha portato a perdere 13 chili di peso. Fumagalli deve ancora rientrare, Brighi è out definitivamente fino al termine del campionato, Mariani è rientrato da poco. Però possiamo finalmente allenarci bene. Diciamo che oggi la squadra è nella situazione di forma e resa in campo in cui avrebbe dovuto trovarsi a fine novembre”.

 

Come esce la tua formazione da questo periodo?

“Solidificata, senza dubbio. I ragazzi hanno preso enorme fiducia l’uno nell’altro, sono stati splendidi. Nel girone di andata siamo persino riusciti a vincere una gara, col Basket 95 Imola”.

 

Ed il tuo ruolo? Come lo hai interpretato in questi mesi?

“Prima di tutto devi gestire te stesso, ti chiedi ogni giorno come e cosa fare. E’ difficile lavorare senza squadra. Poi ad ogni rientro l’atleta va gestito in maniera delicata”.

 

A Natale avete azzerato tutto. Da lì, si è ripreso a giocare e vincere.

“La situazione sta migliorando. Le prime quattro gare del girone di ritorno le abbiamo vinte, con due trasferte anche complesse. Ma non è nulla di eccezionale, non abbiamo ancora fatto niente perché non siamo ancora salvi. Ma sappiamo di star finalmente raccogliendo quanto stiamo facendo in palestra, perché la squadra è costruita comunque con buoni giocatori. Poi avremo altri momenti difficili, certo, e per questo dobbiamo lavorare ancora molto”.

 

Uno sguardo al futuro… il calendario?

“Due belle gare. A Bellaria sabato 28, è un match che conta moltissimo, nello scontro diretto dobbiamo portarci avanti per tagliarli fuori almeno virtualmente dalla corsa salvezza. E poi il derby col Forlimpopoli, il 6 marzo”.

 

R.F.