A.I.C.S. BASKET

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Ve lo dice Benz!

Confesso, era da anni, anzi lustri, che non assistevo ad una partita di C Regionale. Per ragioni esclusivamente professionali e per nulla affatto snobistiche, le mie competenze e visioni di partite erano racchiuse nell'esagono NBA, NCAA, Eurolega, Serie A, LegaDue e B1.

Il resto?? Si limitava ad una rapida scorsa sui giornali per vedere i risultati delle squadre locali e verificare i tabellini ed i risultati di amici allenatori e giocatori (questi ultimi, ahimè, per ragioni anagrafiche, sempre più rari). Invece sabato 13 ottobre mi sono recato al mitico e glorioso Villa Romiti per la seconda partita di campionato dell'A.I.C.S. Basket Forlì, esordio casalingo contro il Voltone Zola Predosa di Bologna dopo la vittoria in trasferta del primo turno, a Massa Lombarda (RA). Non Vi voglio prendere in giro: pensavo che mi sarei annoiato, che la partita sarebbe stata un coacervo di nefandezze tecniche, di elementari errori tecnici a malapena supportati dall'indubbio (e spesso nefando) atletismo che caratterizza i giocatori di oggi, a qualsiasi latitudine mondiale. Ed invece, il pregiudizio di un momento si è trasformato, come spesso accade, in una piacevole sorpresa.

La partita è stata dall'inizio alla fine piacevole e divertente, i giocatori intelligenti e preparati, il gioco e l'agonismo apprezzabile e questo – sia chiaro – lo dico indipendentemente da quale fosse il risultato che compariva sul tabellone. Nella squadra ospite ho ammirato una brizzolata ala soprannominata “Bomber” (all’anagrafe Manuel Stignani, tanta classe, quella del ’73) che ha messo in mostra un’eccellente tecnica individuale, mentre nella squadra del vecchio (non certo per anni, ma per conoscenza reciproca) e molto calmo e tranquillo coach Luca Chiadini, mi sono rimasti impressi il playmaker Andrea Mazzotti, un giocatore bravo, completo, ragionatore e quasi sempre padrone di quello che succedeva in campo ed un giovane che mi ha conquistato fin dal primo momento in cui l'ho visto: Giacomo “Jack” Zamagni (nipote del mitico Alfio!!!). Faccia giusta, intraprendenza, un'azione da urlo (schiacciata a due mani a difesa schierata) e la giusta e sana umiltà che deve avere un ragazzo del 1992. E più in generale tutta la squadra forlivese è parsa ben allenata, unita, coordinata e pronta, chiunque fossero i cinque protagonisti in campo.

Ma soprattutto, nella serata del Villa Romiti mi è rimasto impresso un fatto chiaro ed incontrovertibile: l'organizzazione societaria dell'A.I.C.S. Basket Forlì non è da C Regionale, ma almeno da A Dilettanti, se non di più. E questo è chiaro come il sole, non è una grata esagerazione. Lo si nota da piccoli dettagli, da tanti particolari, da una cura della “cosa basket” che testimonia una struttura all'avanguardia anche perché composta da persone serie, affidabili, competenti, ma soprattutto appassionate. Ed allora, con questi scenari, con l'aggiunta di una squadra giovane e con in campo anche alcuni elementi provenienti dal suo Settore Giovanile, sarà solo un dettaglio vincere o perdere. Certo, meglio che alla fine arrivi la vittoria, ma con una società così l'A.I.C.S. Basket Forlì sarà sempre e comunque un club vincente. Qualsiasi cosa succeda.

Stefano Benzoni