FEDERICO MERCURIO FOSCHI

Amichevole infrasettimanale per Gaiotti e compagni che a quattro giorni dall’inizio del campionato si presentano a Cervia per tastare il polso ai pari categoria gialloblù.
L’infermeria forlivese si affolla dopo neanche due minuti di gioco, quando Mantani chiede a coach Bravi di scendere per farsi curare un fastidioso mal di schiena dalle sapienti mani del mago Beppe (il massaggiatore nda). In campo Rossi, Ravaioli, Lucchi, Gaiotti e Zannoni la mettono sulla corsa. Appena può spingere, “Risso” non si fa pregare così come il resto del quintetto pare gradire questo tipo di approccio alla gara. Certo che così aumentano le palle perse, ma il gioco risulta piacevole alla vista dei ben 5 spettatori che gremiscono il palazzetto cervese.
Trovano minuti in campo anche Ugolini, Petrini e Tocchi; capitan Gaiotti dopo due quarti viene precauzionalmente messo a sedere per evitare inutili traumi al suo alluce già violaceo. Amichevole che si scalda al secondo quarto quando Orioli sotto canestro colpisce, assolutamente in modo involontario, un gialloblu al volto nel tentativo di sporcargli la palla, fondamentale in cui Filo è, nella maggior parte dei casi, chirurgico. Scaramuccia neanche troppo convinta che coinvolge anche due dei cinque spettatori che apostrofano il n°10 aiciessino “molto” amichevolmente. Coach Bravi getta acqua sul fuoco mandando Ugolini verso il cubo del cambio.
L’AICS c’è. Fatica un po’ nella metà campo difensiva specialmente sui tagli, ma in attacco si corre che è un piacere e due/tre punti bene o male si portano sempre a casa con alcune azioni di pregevole fattura. Servono solo due azioni a Lucchi per far capire per quale motivo l’anno scorso bazzicasse ai piani alti, un uno contro uno in post basso con conclusione cadendo all’indietro e, dieci minuti dopo, partenza incrociata di destro con due palleggi ed una virata a sinistra che fa cadere a terra il difensore e gran parte della panchina forlivese, me compreso.
Zannoni sotto è un fattore importante e contro i lunghi cervesi lo dimostra pienamente portando giù tutto quello che passa dalle parti del ferro; a volte sbaglia da sotto ma state certi che il rimbalzo 99 volte su 100 ricade sulle sue manone!
Ravaioli in campo aperto scorazza che è un piacere e oltre a fare il lavoro che sa fare meglio, cioè buttarla nel cesto, distribuisce anche assist ai compagni. Insomma, un buon allenamento per la squadra del presidente Ghetti che liquida la pratica Cervia con un sonante 56-89 che deve essere dimenticato in fretta perché tra 72 ore si scende in campo per i due punti.
Ora si fa sul serio!